Zanzare: azioni necessarie da intraprendere per proteggere la collettività dal problema zanzare
Le zanzare hanno un potenziale riproduttivo piuttosto alto; è sufficiente fare mente locale su alcuni numeri della loro biologia.
Le diverse specie presentano più generazioni all’anno, la durata del ciclo biologico in condizioni ambientali ottimali è molto breve:
per citarne alcune Culex pipiens (zanzara comune) e Aëdes albopictus (zanzara tigre) impiegano a raggiungere lo stadio adulto circa 10 gg, Aëdes koreicus (zanzara coreana) impiega un po’ di più, circa 15 gg.
Le femmine possono vivere anche 3 mesi e nella loro vita depongono da una cinquantina a centinaia di uova a seconda della specie.
In caso di condizioni avverse, ad esempio la siccità, le uova hanno un’incredibile capacità di resistere e di schiudersi quando le condizioni propizie si ripristinano.
I focolai larvali, definiti come qualsiasi raccolta d’acqua temporanea o perenne in grado di accogliere le uova e permettere lo sviluppo delle larve (Romi, 1996), rappresentano piccole aree da cui si diffondono nugoli di zanzare composti da migliaia di individui il cui numero va aumentando fino a raggiungere il picco quando la temperatura e l’umidità sono alte e quindi ottimali per lo sviluppo di questi insetti.
Alcuni focolai, con un po’ di attenzione, sono eliminabili (acqua stagnante nei sottovasi, cisterne senza coperchio, …), altri invece sono impossibili da rimuovere.
Ignorare e non intervenire sui focolai larvali porta ad avere infestazioni di zanzare poi difficilmente controllabili.
Gli interventi, sia in ambito pubblico sia privato, pertanto devono essere programmati sul territorio in base al monitoraggio dei focolai larvali e svolti il più rapidamente possibile nel momento in cui ci sono le condizioni ambientali per la deposizione delle uova, per evitare il proliferare esponenziale degli adulti.
Gli interventi insetticidi sono con più facilità circoscrivibili se si effettuano sui focolai larvali mentre, se si opta per i trattamenti contro gli adulti, è giocoforza dover trattare superfici e volumi decisamente maggiori ottenendo comunque risultati limitati nel tempo e non risolutivi.
Fonte: Copyr
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